Numerose le modifiche normative inerenti la materia:
Fino al 2003 vigeva l’obbligo del libretto sanitario ora abolito e sostituito da misure di autocontrollo e percorsi formativi/informativi professionali che, fino al 2004 dovevano essere organizzati da enti riconosciuti e soddisfare dei requisiti ben specifici. Successivamente, l’emanazione delle Leggi regionali: la L. 2/2013, in Veneto, e la L. 21/2005, in Friuli Venezia Giulia, fu conferita al datore di lavoro la responsabilità (e quindi l’obbligo) della formazione e l'onere di stabilire le modalità della stessa: i contenuti minimi, la durata e l’eventuale necessità di un rinnovo, in assenza di variazioni del ciclo produttivo, i requisiti del docente; le modalità di attestazione/registrazione della formazione.
Il mancato adempimento dell’obbligo di formazione, è sanzionato ai sensi del Decreto Legislativo n. 193/2007.
La formazione del personale è indispensabile per una corretta e consapevole applicazione delle procedure aziendali, in modo tale da trasferire il sistema qualità all’interno dello stabilimento, è, inoltre, fondamentale per superare l’intervista dell’ispettore in fase di audit di certificazione o di accertamento condotto dagli organi di controllo ufficiale.
Va svolta all’assunzione, in caso di cambio mansioni e ogni qualvolta venga modificata una procedura di lavoro.
La formazione del personale mira alla formazione tecnica e, principalmente, a infondere nei lavoratori la cultura della sicurezza alimentare, ovvero ad indurre comportamenti più consapevoli e proattivi nei confronti della sicurezza alimentare.
Individuati i fabbisogni formativi, l’obiettivo “Formazione del personale” può essere conseguito mediante 2 soluzioni formative diverse, da concordare:
Via Vecchia Trevigiana
31015 Conegliano (TV)
SR Consulenza Alimentare: operativa nelle provincie di Padova, Treviso, Belluno, Venezia, Pordenone, Udine e Gorizia